30.8.07

Post serio

Premetto che, come dice il titolo, questo è un post serio. Si tratta di fare un brain storming su possibili alternative lavorative per gli elettronici, a seconda anche di quello che vi piacerebbe fare. Possono essere anche alternative che non c'entrano niente con l'elettronica (anzi meglio), però deve esserci qualcuno che conoscete che ha studiato elettronica come noi e fa quello - quindi niente roba campata in aria -. In realtà questa cosa serve molto a me per chiarirmi le idee sulle reali possibilità che offre il nostro titolo di studio e perché, purtroppo, come molti altri, non sono granché soddisfatto di ciò che faccio ora.

9 Comments:

At 10:06 , Blogger LukeSkywalker said...

Dunque, premetto che sono abbastanza confuso in questo periodo perché vedo gente - una mia amica - che dopo aver studiato lingue e aver lavorato per dei mesi come interprete in un mobilificio, sceglie di andare a fare l'assistente sociale per il recupero degli infermi di mente, e si trova bene. E' un lavoro particolare e "scomodo" per molti aspetti, ma lei ci ha trovato una motivazione, cosa che non era accaduta per l'esperienza in azienda.

Io purtroppo non avverto nessuna particolare vocazione, a parte quella di fare delle docenze di sostegno, perché mi ha sempre dato soddisfazione riuscire a far capire le cose alla gente (che le vuole capire). Non sento invece nessuna vocazione per il mondo aziendale, troppo meccanico, troppo legato al raggiungimento del profitto sopra ogni cosa, e poco umano. (almeno questa è l'impressione che ho)
Vedo gente che fa del proprio lavoro la sua vita, perché passa in azienda 9 o 10 ore al giorno, sabati mattina inclusi, e magari ha anche da farsi 2 ore di macchina al giorno. Mi chiedo se lo fanno perchè gli piace o perché sono costretti, o per qualche altro motivo.

Io ho scelto ingegneria perché ho sempre avuto un interesse per la fisica e la matematica, e ne sono anche portato fortunatamente. Però ho anche la necessità di vedere che quello che faccio è utile alle persone e interagire con queste. Mi sembra che fare l'animale da laboratorio sia invece restare rinchiusi in una stanza 9 ore al giorno a smanettare su schede e computer, un po' arido come ambiente, e poco stimolante.

Tra l'altro recentemente mi sono rivolto ad un centro di orientamento per chiarirmi un po' le idee. Chissà se ne verrà fuori qualcosa..

Nel frattempo sono qua che non so bene se devo essere contento perché lavoro vicino a casa, mi pagano e alle 6 ho finito e mi posso fare i cacchi miei, oppure essere triste perché spreco tempo in un posto a fare qualcosa che in fondo non mi interessa.

 
At 12:05 , Blogger Gabriele Guarnieri said...

Un amico di mio padre (ormai vicino alla pensione) è professore di Antenne e Campi Elettromagnetici all'Università di Padova, ed è anche proprietario di una piccola azienda (che però non so cosa faccia), oltre che presidente di varie associazioni. Un altro mio amico, laureato a Trieste, è attualmente disoccupato, e quando trova posto si arrangia facendo il supplente di matematica in qualche liceo o istituto tecnico.

 
At 10:07 , Blogger Wowsuper said...

In un forum su internet, alcuni rispondono cosí alla domanda di uno studente di ingegneria prossimo alla laurea:

" Io mi sono laureato da poco in ingegneria elettronica, e all'inizio la maggior parte delle aziende cerca di assumerti come stagista (e non pagano molto). Io lavoro in un laboratorio di ricerca e sviluppo e non mi trovo per niente male, l'unico neo è lo stipendio, che non sarà mai troppo alto nemmeno con l'esperienza. Purtroppo in italia pagano di più i dirigenti, rispetto a quelli che progettano realmente, mentre nel resto del mondo è il contrario.
Comunque ritornando al tipo di lavoro io faccio rove di laboratorio e sto cominciando a progettare hardware (semplice per iniziare) e come lavoro mi piace moltissimo. Spero di averti aiutato in qualche modo. "

" Allora...mi sono laurato anni fa (ahimè). Ho cambiato 3 lavori sempre da dipendente. Ti do un consiglio:poni molta attenzione a come vieni assunto sia in termini di paga che di posizione perchè poi è molto difficile progredire. Ora penso di puntare verso un lavoro da consulente (vista la mia ormai acquisita esperienza). La mia laurea riguardava le TLC ma purtroppo l'unico campo in cui ho lavorato è quello dell'automazione e del SW...tutto sommato mi piace !"

A quanto pare in genere agli ingegneri elettronici piace lavorare in azienda e si sentono realizzati. Boh. Io credo che il mio sbaglio piú grosso sia stato di iscrivermi ad una facoltá che mi piaceva dal punto di vista delle materie che si studiano, e per le quali ero portato, senza pensare al mio futuro lavoro. E sinceramente lavorare in una fabbrica non era mai stato il mio sogno e non lo é neppure ora. Invece vedo che per molti, anche tra quelli che lavorano qua, il sogno della loro vita era proprio quello di lavorare in una grande azienda e sono molto realizzati in ció che fanno. Spero di trovare una soluzione a tutto ció ma ora come ora sembra molto complicato.

 
At 12:17 , Blogger Wowsuper said...

Forse non mi saró spiegato bene, ma nemmeno riesco a spiegare a me stesso perché. Nella mia vita finora ho sempre fatto quello che piú mi interessava, magari mi sono lamentato perché studiare materie tecniche e scientifiche, per quanto uno possa essere portato, costa fatica e lo si sa. Ho sempre sentito dentro di me qualcosa che mi spingeva a fare, mi dava una motivazione, nonostante la fatica che dovevo fare. Era lo spirito di scoprire cose nuove, di capire come funzionano le cose che vedo ed il mondo in generale. I voti e gli esami erano solo uno sprone in piú a studiare anche le cose che avrei volentieri saltato ma mi hanno dato solo uno stimolo a comprendere meglio le materie. Ora quando mi si chiede di fare qualche lavoro lo faccio, ma solo perché mi é stato richiesto, e non posso dire di no. Non ho alcun interesse personale a fare quello che faccio, non mi sento realizzato a fine giornata, e tornato a casa sento che ún'altra giornata di sole é stata buttata nel cesso. E questo senza contare che qui non ho una famiglia e dei veri amici, e che forse semplicemente restando in Italia con le persone cui tengo di piú avrei fatto qualcosa di piú utile nel mondo.

Ora mi rendo conto che un'esperienza come la mia, un lavoro all'estero e per giunta ben retribuito ed in una azienda nota a livello mondiale non é da buttare, e che forse avrei bisogno di un anno ancora prima di capire come funzionano le cose e di decidere se merita continuare o andarmene via. Ma intanto la domanda che mi pongo é questa: se decideró, come probabilmente faró, di andarmene via da qui, poi che cosa faró della mia vita? Che alternative potrei trovare, che mi possano rendere felice di ció che faccio?

 
At 17:02 , Blogger LukeSkywalker said...

Il punto Riccardo è che non siamo fatti tutti alla stessa maniera. Io vedo intorno a me persone perfettamente integrate nel lavoro, nell'ambiente e nella mentalità dell'azienda. A volte questo mi fa sentire molto in colpa perché penso che molte persone che stanno ancora cercando lavoro sarebbero felici di stare al mio posto. Però non credo che funzioni così. Quello che rende contento te probabilmente ad un altro fa schifo, e viceversa. Insomma io non credo che sia giusto accanirsi su una cosa che si sente che è sbagliata solo perchè quelli intorno a te la fanno. Credimi che ci sono anche ingegneri che fanno tutt'altro, come c'è gente che in azienda non riesce a starci. E magari fanno altri lavori che un impiegato riterrebbe inaccettabili. Non ti devi conformare a quello che fanno gli altri, devi cercare quello che vuoi fare tu. Lo devi a te stesso e a tutti gli anni di studio e fatica che hai portato a termine. Altrimenti spiegami a cosa serve la scienza e l'intelletto.

 
At 10:05 , Blogger Wowsuper said...

Piacerebbe anche a me trovare quello che fa per me. Ci sto pensando, ma non trovo alcuna soluzione. Anche perché non ho un modello di riferimento, qualcuno laureato in ingegneria che faccia un lavoro che é il mio sogno.

 
At 10:23 , Blogger LukeSkywalker said...

Io un'aspirazione ce l'ho - l'ho scoperta recentemente - però è impraticabile. Se potessi farei il musicista di professione, impossibile ovviamente, sia perché ormai è troppo tardi per intraprendere quella strada, sia perché purtroppo non sono dotato di alcun talento per la musica. Quindi non resta che cercare qualcos'altro.. Alla fine penso che devi cercare, tra le cose che ti piacciono, quella che più si avvicina alle tue abilità. E ti dico che anch'io sto vagando nella nebbia.

 
At 14:38 , Blogger Wowsuper said...

A proposito di rockstar, forse il lavoro non é cosí sano come sembra, vedi a proposito il seguente articolo:

http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2007/09_Settembre/04/rockstar_muiono_prima.shtml

 
At 15:22 , Blogger Daniele Cucchi said...

Ho provato più volte a rispondere esaurientemente a questo post serio... ma non riesco a scrivere tutte le cose che ho in mente! Per compensare vi mando un link:

http://www.spectrum.ieee.org/feb07/4893

Ogni anno Spectrum pubblica quelli che secondo la redazione sono i Top Ten Dream Jobs (i migliori lavori da sogno per ingegneri!). Se volete provare a trarne ispirazione...

Quando ci incontreremo forse sarà pià facile per me dire la mia sullo scottante argomento del "post serio".

Perciò: a presto!

 

Post a Comment

Subscribe to Post Comments [Atom]

<< Home